martedì 15 ottobre 2013

Opere ed aforismi di Vassily Kandinsky

Vassily Kandinsky (Mosca, 4 dicembre1866 – Neuilly-sur-Seine, 13 dicembre 1944), è stato il  pittore russo creatore della pittura astratta. Una lunga riflessione lo porta a liberarsi dalla necessità di riprodurre la realtà oggettiva, spingendolo a guardare il mondo con occhi diversi e a intraprendere quella strada che culminerà nella nascita dell’astrattismo.  Per Kandinsky la tavolozza  stessa è un’opera d’arte: una magia che si materializza poi sulla tela, dando vita ad un’alchimia tra colori che l’artista paragona ad un incontro roboante tra mondi diversi. I colori sono dunque simili a  creature viventi e si traducono in un’esperienza spirituale.  Dopo aver compiuti gli studi universitari di Giurisprudenza ed essersi specializzato in Economia politica, a circa trent’anni Kandinskij decise di dedicarsi esclusivamente alla pittura; sin dalla giovinezza aveva studiato musica, giungendo a suonare discretamente il violoncello e il pianoforte.  Uno dei suoi principi fondamentali era infatti che la pittura ha una relazione molto stretta con le altre arti, in particolar modo con la musica, la poesia, il teatro e la danza. Da tempo Kandinskij aveva considerato le affinità espressive dei colori e della musica; entrambi ci comunicano delle sensazioni, esprimono i nostri sentimenti, perché l'arte, qualunque tipo di arte se vera, comunica con il nostro mondo segreto, nasce da quella che Kandinskij chiama "la necessità interiore". 





























Frasi celebri di V.Kandinsky

"Tutte le arti provengono da una medesima e unica radice. Di conseguenza tutte le arti sono identiche. La differenza si manifesta attraverso i mezzi di ogni singola arte, ossia attraverso i mezzi dell'espressione."


“Mi sembrava che l’anima viva dei colori emettesse un richiamo musicale, quando l’inflessibile volontà del pennello strappava loro una parte di vita. Sentivo a volte il chiacchiericcio sommesso dei colori che si mescolavano; era un’esperienza simile a quella che si sarebbe potuta fare nella misteriosa cucina di un alchimista”.


"Il colore è un mezzo di esercitare sull'anima un'influenza diretta. Il colore è un tasto, l'occhio il martelletto che lo colpisce, l'anima lo strumento dalle mille corde."


"L'occhio aperto e l'orecchio vigile trasformeranno le più piccole scosse in grandi esperienze"


"Mi sembrava che l'anima viva dei colori emettesse un richiamo musicale, quando l'inflessibile volontà del pennello strappava loro una parte di vita."



"Posso giudicarmi severamente su molti punti. Ma c’è una cosa cui sono sempre rimasto fedele: la voce interiore che ha determinato i miei fini nell’arte e che spero di seguire sino all’ultimo respiro."



"Il cerchio che utilizzo così tanto nell'ultimo periodo a volte può essere definito nient'altro che romantico. Il romanticismo futuro è davvero profondo, bello, significativo e rende felici, è un pezzo di ghiaccio in cui brucia una fiamma"



"Tutto mi mostra il suo volto, il suo essere profondo, la sua anima segreta che tace più spesso che non parli. Fu così che ogni punto, ogni linea immota o animata diventavano vive per me e mi offrivano la loro anima."



"Mi sembrava che l’anima viva dei colori emettesse un richiamo musicale, quando l’inflessibile volontà del pennello strappava loro una parte di vita. Sentivo a volte il chiacchiericcio sommesso dei colori che si mescolavano; era un’esperienza simile a quella che si sarebbe potuta fare nella misteriosa cucina di un alchimista."



"Il punto geometrico è un ente invisibile.Esso deve essere definito anche un ente immateriale. Dal punto di vista materiale il punto equivale allo zero.  In questo zero sono però nascoste varie proprietà umane. Ai nostri occhi questo punto zero - il punto geometrico - è associato alla massima concisione, al massimo riserbo, che però parla. Così il punto geometrico diviene l'unione suprema di silenzio e parole."













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